Prenditi un attimo , rilassati e leggi qui , è importante !
Dipingiochiamo è liberamente ispirato al closlieu di Arno Stern.
Ho ricreato questo luogo ispirato alle regole del gioco del dipingere nella stanza atelier creata da Arno Stern ; qui non si dipinge per raffigurare o rappresentare, per un osservatore da compiacere o stimolare, qui si dipinge per giocare: i disegni restano all’atelier, non verranno portati a casa nè mostrati a nessuno, restano custoditi , liberi da ogni sguardo indagatore o giudicante, è questo fatto a permettere la rinascita della spontaneità e del piacere del TRACCIARE .
Il fatto cioè che non vi siano interlocutori nè errori nè giustificazioni ma solo il VIVERE L’ESPERIENZA stessa del dipingere per il piacere proprio, un bisogno naturale.
Il gioco del dipingere avviene senza competizione, senza antagonismo.
Non esiste un regime di concorrenza nè giudizio alcuno: i disegni non vengono mostrati a nessuno, si dipinge per il solo piacere personale, senza un fine esterno.
L’attività del singolo non è compiuta a scapito delle possibilità altrui.
Ognuno è libero di giocare con le proprie immagini senza condizioni.
È un gioco in cui tutti i partecipanti possono trovare un posto confortevole, di agio, divertimento e soddisfazione.
Non c’è un garante, un arbitro o un maestro.
Il Praticien, il servitore del gioco del dipingere, è lo strumento più potente dell’atelier: non insegna, non effettua richieste, non impartisce ordini, non giudica il lavoro effettuato.
Il servitore SERVE CHI DIPINGE, fornendo ciò di cui ha bisogno nel momento in cui ne ha bisogno.
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COSA SI IMPARA?
lo sviluppo della persona
emozioni libere
sviluppo della capacità di concentrazione
Si esercita l’equilibrio fisico
superare i pregiudizi e le inibizioni
il divertimento
L’importanza dell’esperienza che si compie
La condivisione di beni e spazi comuni
Si coltiva
la pazienza e la calma
la realizzazione di sè
si costruisce la collaborazione anzichè la competizione
si sperimenta la fiducia in se stessi ed il rispetto
Le sedute del gruppo sono settimanali e sarebbe opportuno avessero la durata di circa un’anno;
( noi seguiamo il calendario scolastico da ottobre ad giugno, per ora ) .
Spesso lo spazio è frequentato dopo la scuola da bambini affaticati, esasperati o sovraeccitati ma qui ritrovano da subito un materiale noto, un ambiente accogliente che restituisce loro un tempo “fermo”, un tempo diverso da quello che frequentano quotidianamente, la nostra società è disegnata su ritmi produttivi e tempi concitati, niente è stato predisposto per il pensiero magico e lento del bambino (ma anche dell’adulto), sveglie mattutine, videogames, traffico, ricreazioni troppo brevi, insomma tutte cose che tengono sempre all’erta per nuove competenze e nuove competizioni.
QUI IL RITMO RALLENTA,
il gruppo che dipinge instaura rapporti di collaborazione e rispetto, impara il valore fondamentale dell’utilizzo di mezzi comuni a tutti, non c’è competizione,
non si vince né si perde e se il piacere di dipingere è una vittoria, questa non può che essere sui generis, poiché non necessita di una sconfitta che la riconosca.
Si impara a concentrarsi,
a stare nel qui ed ora,
nel piacere dell’esperienza vissuta.
Per ulteriori approfondimenti: www.arnostern.com
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